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Sta finendo malissimo

La sensazione che questa squadra, sul gol di Mancini a San Siro, abbia tirato giù la serranda e chiuso bottega si fa sempre più forte partita dopo partita.

Quella di oggi sembra la partita di una squadra spiaggiata, tra chi pensa alle vacanze, chi all’Europeo, chi ai saluti e alla nuova vita nella squadra dove giocherà l’anno prossimo: quello che arriva arriva, a momenti la vinciamo anche, ma se non arriva pazienza, di certo non ci danniamo l’anima a difendere quel 3-2.

D’altra parte se il messaggio che arriva dall’alto è che l’unico obiettivo davvero imprescindibile ormai è raggiunto diventa anche fisiologico: evidentemente quel minimo sussulto di dignità di tenere almeno il secondo posto, dopo aver mancato uno dopo l’altro tutto quello che era alla portata, è una cosa che interessa solo i tifosi.

Ve lo diciamo, guardate che questa stagione sta finendo malissimo: dall’aria che si respira a San Siro sembra che il Milan sia ottavo anziché, comunque, secondo/terzo, e non è proprio il caso di cascare dal pero non capendo la situazione o di dare la colpa ai tifosi che sono incontentabili perché una posizione del genere significherebbe non aver capito nulla di quanto sono decisive, per determinare che tipo di futuro prossimo aspetta il Milan, le scelte che verranno fatte nei prossimi mesi.

Il rischio, vista la situazione ambientale, è che queste ultime partite lascino sul campo molte più macerie di quelle che realmente ci sono. Per spostare le macerie e ricostruire un edificio che stia in piedi l’anno prossimo bisognerà lavorare bene, facendo le scelte giuste e ricominciando (o cominciando) a ragionare da Milan in termini di obiettivi, ambizioni, piani sportivi e strategie comunicative.

Un commento su “Sta finendo malissimo

  1. In una partita dello scorso campionato venne inquadrato Maldini in tribuna che, parlando della partita in corso diceva “Perché, perché, perché?” relativamente alla conduzione tattica di Pioli.

    Oggi quelle domande, dopo una prestazione allucinante, sono ancor più attuali.

    Mi riferisco alla sostituzione di Chukwueze con Thiaw: ci sta cambiare uno dei pochi che hanno dato l’anima ma, santo Dio, metti un centrocampista! (c’era Pobega disponibile). Invece così per qualche minuto abbiamo solo fatto rinvii alla viva il parroco e come premio per il fatto di avere praticamente 4 centrali in campo contemporaneamente (Kalulu non è da tempo più un terzino) prendiamo un gol assurdo che, per rincarare la dose, è un’autorete prprio di Thiaw!

    Ma a compensare la mancanza (di Thiaw) ci ha pensato Tomori, con un rigore causato che è parente di quello di Monza, e saltando fuori tempo nell’azione del secondo gol del Genoa. Un’involuzione preoccupante.

    E che dire di Giroud? Il gol non compensa la mostruosa occasione ciccata in precedenza.

    Leao? non pervenuto, secondo me resterà un’eterna incompiuta.

    Pazienza? Ormai esaurita, come il ciclo di Pioli

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