Dopo la partita di andata abbiamo detto che, per quello che avevamo visto in campo dal punto di vista delle difficoltà tattiche che ci hanno creato, per ribaltare la qualificazione sarebbe servito un miracolo.
Dobbiamo rettificare.
La situazione è che dovremo andare a cercare la qualificazione in trasferta dove il Milan quest’anno ha giocato ventidue partite e ha subito trentasette gol – quasi due a partita! – e dove ci ha detto ieri Loftus-Cheek “facciamo fatica” a pareggiare l’intensità che ci mettono i nostri avversari – tutti indifferentemente, a quanto pare, che si chiamino Paris St. Germain, Atalanta, Sassuolo o Salernitana, tanto per citare alcune delle squadre che ci hanno fatto due o più gol – quando vedono il nome del Milan
E naturalmente chiedere come mai da (almeno) un anno abbiamo queste costanti difficoltà di approccio alle partite soprattutto in trasferta, che sia una trasferta a Parigi o a Salerno, evidentemente è una domanda inopportuna.
Ne serviranno due di miracoli. Insieme.
Milan l'è un grand Milan 