Forse è la volta buona

Per quella che è la storia di questa trattativa potrebbe ancora non funzionare la PEC, rompersi il fax, esplodere la centralina telefonica… non ci sorprenderebbe più nulla.

Se però riusciranno a scambiarsi i contratti dovremmo essere ormai in vista del traguardo. Più o meno per il prezzo sul quale il Bruges si era assestato già da un po’, il che continua a farci pensare che forse qualche giorno si poteva recuperare ma va beh, quello che è stato è stato.

Arriva un giocatore che il Milan ha voluto fortissimamente – per il muro che ha dovuto scalare con certosina pazienza e per la quotazione fino alla quale è stato disposto a salire, forse il più voluto in assoluto dall’attuale area tecnica – e che altrettanto fortissimamente ha voluto il Milan, chiudendo subito le strade che portavano in Premier League.

Di solito sono le premesse migliori perché la storia funzioni; in questo caso bisognerà essere bravi da parte di tutti a gestire l’overdose di attesa e pressione messa addosso dalla piega mediatica che ha preso questa trattativa per il modo in cui si è trascinata. Arriva, comunque, un talento di 21 anni che dovrà avere il tempo di maturare. Come è stato per Leao ma con la differenza che Leao arrivava in una squadra che galleggiava nella mediocrità da sei anni, De Ketelaere arriva nella squadra campione d’Italia.

Ma adesso l’importante è sbrigare il più in fretta possibile tutte le formalità: firme, viaggio, visite, burocrazia, media… tutte cose da fare, ma cerchiamo di metterlo nelle mani di mister Pioli il più velocemente possibile.

E poi guardiamo alle prossime tappe: giugno è stato il mese della maratona per i contratti di Maldini e Massara, luglio è stato il mese dell’odissea De Ketelaere, ora speriamo che agosto sia un mese di mercato “normale” perché qui, continuiamo a ripetere, c’è ancora da prendere un centrocampista che possa entrare stabilmente nel giro dei titolari al posto di Kessié e c’è da completare il reparto dei difensori trovando il sostituto di Romagnoli: se procediamo con gli stessi ritmi, la rosa la chiudiamo a novembre…